Dott.ssa Benedetta Mulas
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Ogni famiglia attraversa il proprio ciclo di vita con esperienze e dinamiche uniche, che talvolta contemplano anche la separazione della coppia genitoriale. Si tratta di un evento determinante che non influenza solo il piano coniugale ma, in alcuni casi, può riflettersi negativamente sul benessere dei figli, con il rischio di ostacolare la loro crescita e l’efficacia della funzione genitoriale.
Amore e genitorialità: due dinamiche distinte e non intercambiabili
Una delle principali cause di malessere dei figli di genitori separati sta nella difficoltà nello scindere il legame sentimentale da quello genitoriale. Se da un lato la coppia genitoriale può separarsi perdendo la propria identità di coppia, non si può dire lo stesso della funzione genitoriale, che permane nel tempo.
Eppure nella realtà quotidiana tale funzione può perdere di efficacia nel caso in cui conflitti irrisolti, rimpianti e altre dinamiche emotive fanno sì che uno o entrambi i genitori perdono lucidità, alimentando una visione appannata e confusa del proprio ruolo all’interno del sistema familiare.
È quanto accade in tutti quei casi in cui rabbia, paura della solitudine, desiderio di rivalsa e altri processi di natura conflittuale prendono il sopravvento su uno o entrambi gli ex coniugi, facendo sì che gli attori coinvolti continuano a rivestire il proprio ruolo genitoriale in modo meno attivo in quanto, almeno in parte, trascinato dalla situazione di coppia.
In altri casi i conflitti tra ex coniugi possono dare il via a dinamiche di coalizione che fanno sentire i figli come obbligati a prendere una determinata posizione, unitamente alla visione della situazione e alle difese di uno dei due genitori. In tutte queste situazioni non solo i figli sperimentano emozioni di disagio, ma viene privato loro un elemento centrale per crescere in modo sano ed equilibrato.
L’importanza della funzione di sostegno nella fase di transizione
È innegabile che la separazione porta con sé cambiamenti importanti, ma lavorare su queste dinamiche può consentire ai genitori di salvaguardare i propri figli da situazioni di malessere. La separazione della coppia genitoriale è associata a un percorso psicologico che i bambini devono attraversare al fine del suo superamento. Come i figli necessitano del supporto dei familiari, anche gli stessi genitori possono facilitare tale percorso di transizione grazie a interventi di Parent Training e sostegno genitoriale che permettano al figlio di elaborare pensieri ed emozioni legati alla separazione e ad attraversarne ogni sua fase in modo funzionale. La separazione, infatti, obbliga i figli a seguire un particolare percorso evolutivo.
Solitamente le tappe iniziali sono caratterizzate dal rifiuto psicologico della separazione, associato a tentativi per evitare che i due genitori ne parlino o, in altri casi, a condotte di evitamento legate all’isolamento e al fingere che non stia succedendo niente di nuovo. A differenza del primo stadio, la seconda fase è caratterizzata dalla rabbia, elemento che può spronare alcuni genitori a rivolgersi allo psicologo infantile per superare comportamenti problema quali scoppi d’ira, difficoltà ad addormentarsi o ad alimentarsi come in passato o problematiche relazionali con i pari e con gli adulti significativi, ad esempio con gli insegnanti. Non a caso a seguito della separazione possono emergere cali nel rendimento scolastico o l’adozione di comportamenti anomali in ambito didattico ed extrascolastico.
La terza fase è scandita da tentativi di riavvicinamento attuati dal bambino: spesso quest’ultimo si convince di poter fare qualcosa per evitare la separazione o, nei casi più estremi, può sperimentare sentimenti di senso di colpa auto attribuendosi la causa. In questa fase un intervento di sostegno psicologico alla diade può migliorare la comunicazione familiare favorendo un ruolo attivo di tutti i membri coinvolti, eventualmente associando un percorso di supporto anche al minore, in modo da permettergli di elaborare pensieri ed emozioni contrastanti in uno spazio esterno e proprio. Per quanto possa sembrare irrilevante, uno dei fattori più deleteri legati allo scioglimento della coppia riguarda proprio la privazione degli spazi dei figli, i cui confini possono venire a mancare proprio a causa di dinamiche coniugali che ne impediscono il pieno rispetto.
Ciò vale soprattutto nella fase successiva, in cui i bambini possono attraversare una fase depressiva incentrata sulla presa di consapevolezza della separazione. Il sostegno psicologico può aiutare i genitori a trovare strategie più funzionali a trasmettere un senso di protezione e continuità permanente, nonostante i cambiamenti in atto. In questa fase è fondamentale evitare di destabilizzare inutilmente i figli con forme di comunicazione inadeguate: se da un lato i bambini devono essere al corrente della situazione per poterla fronteggiare e superare, è innegabile che comunicare loro ogni eventuale tentativo di riavvicinamento tra i due coniugi può essere deleterio, alimentando una speranza che ostacola il superamento della crisi familiare. L’ultima fase riguarda l’accettazione della separazione: anche in questo caso si tratta di un momento delicato perché il bambino ha bisogno di sentirsi libero di esprimere emozioni e pensieri con entrambi i genitori, supportato da gesti di affetto e vicinanza da parte di colui che si allontana dalle mura domestiche. Anche al termine del percorso di accettazione, un percorso di sostegno psicologico rivolto ai genitori può aiutarli nello stabilire delle norme di comportamento dei propri figli in modo fermo e co-costruito, aiutando i bambini a interiorizzare tali regole come punti fermi e limitando le lacune che alcune separazioni possono portare con sé negli anni.
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